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XIX Settimana della Lingua italiana nel mondo – Proiezione film

Proiezione del film “Ernico IV” di Marco Bellocchio (1984)

Lunedì 21 ottobre – ore 19

Sala IIC

Ingresso libero

 

Enrico IV è un film del 1984 diretto da Marco Bellocchio, libera trasposizione dell’omonima tragedia di Luigi Pirandello.

È stato presentato in concorso al 37º Festival di Cannes.

Il Marchese di Nolli, con la sua fidanzata Frida, uno psichiatra, Matilde, madre di Frida e Belcredi, suo compagno, vanno al castello dove il di lui zio si è rinchiuso per vent’anni nella pazzia, convinto, dopo una caduta durante una cavalcata in costume in cui erano presenti Matilde e Belcredi, di essere l’imperatore del Sacro Romano Impero Enrico IV di Germania. Lì è mantenuto dalla sorella e da Di Nolli con servitù e arredi verosimili, facendo credere all’uomo di essere realmente nel Medioevo, compresa la visita di prostitute con le quali Enrico si intratteneva e dalle quali ha avuto, presumibilmente, numerosi figli. Ogni anno, quando cade la neve, Enrico indossa il saio del penitente e si inginocchia davanti alla finestra del castello di Matilde di Canossa per ottenere il perdono dal papa, che puntualmente viene negato, scatenando la sua furia. Ma non è possibile fare altrimenti perché, un anno si è provato a perdonarlo, ma ciò lo aveva fatto infuriare ancora di più.

Durante il viaggio lo psichiatra, sfogliando un album fotografico, fa delle domande a Matilde sul perché egli avesse scelto di mascherarsi da Enrico IV. La donna risponde che, chiamandosi Matilde, avrebbe impersonato la contessa Matilde di Canossa: dal momento che, da giovane, lui le faceva una corte sfrenata, suscitando però solo riso e derisione da parte di lei e dagli altri del gruppo. Di Nolli, invece è in lutto perché sua madre è da poco morta, andando a visitare Enrico nella convinzione che fosse vicino alla guarigione. La loro presenza nel castello è quella dunque di fare l’estremo tentativo di far rinsavire Enrico.

Giunti al castello, guidati dai servi, la compagnia comincia a mascherarsi, lo psichiatra da messo papale, Belcredi da umile frate al suo seguito e Matilde da suocera dell’imperatore, il quale accoglie di malavoglia gli ospiti. Lo psichiatra escogita un contro-trauma per poter far rinsavire Enrico: consisterebbe, dopo aver fatto finta di andarsene, nel disporre Frida e Di Nolli al posto delle due grandi tele nella sala del trono, e alle otto meno dieci, quando Enrico passerà nella sala, Frida comincerà a chiamarlo, poi il grande lampadario verrà acceso con lampadine, in modo da causare uno shock a Enrico che, mettendogli vicino Frida e Matilde, farebbe tornare Enrico in sé.

Ma né loro, né i servitori del castello sanno che Enrico, da qualche tempo rinsavito, ha deliberatamente continuato questa sua commedia per il suo divertimento, per una sorta di vendetta contro coloro che lo chiamavano pazzo già da prima.